Cassazione - Sezione terza
sentenza - 19 giugno 2008, n. 25104
Usare software senza licenza negli studi professionali costituisce reato e non mero illecito amministrativo. Secondo quanto chiarito dalla Suprema Corte, a seguito della riforma della legge sul diritto d'autore, per integrare il reato non è più necessaria la sussistenza del "fine di lucro", essendo sufficiente il "fine di trarne profitto". Va dunque ritenuto responsabile il titolare dello studio professionale anche qualora i software senza licenza vengano utilizzati esclusivamente per scopi professionali interni allo studio medesimo.
Che dire, ERA ORA!
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