sabato 21 giugno 2008

Cattivi maestri

Nottata particolare, son praticamente tre giorni che non dormo, insonnia, ormai sono al delirio. Vagabondo selvaticamente per internet da troppo tempo, come mio solito traggo spunti dai peggio siti.

www.pmli.it

Vediamo nell'ordine, da sinistra Engels, Marx, Lenin, Stalin e Mao Zedong. Curioso notare che stiamo parlando dei peggiori dittatori ed assassini di massa della storia del '900. Engels e Marx son colpevoli quanto gli altri per aver dato origine a tutto, che volete farci, sono gretto ed ignorante.
Tornando a noi, questo cosa c'entra?
E' che anche io ho bisogno di un maestro e di simpatiche canzoncine da cantare sventolando bandiere, bruciando croci... opps, sto anticipando troppo.
Partiamo dal maestro, essendo noi conservatori, lasciamo perdere questi tipacci moderni e progressisti, il nostro maestro è del secolo scorso.

Generale Robert E. Lee

L'avete riconosciuto? Ovviamente no, avete letto la didascalia? Sapete chi è? A questo punto i più si chiederanno, "ma c'entra con Hazzard"? Uhm, si. C'entra anche con altre cosette che, non illustrerò ma linkerò, tutto questo per prepararvi al finale. In ogni caso, per i più miopi quello nel ritratto, uno dei maestri è il Generale Robert Edward Lee.

Serve però almeno un altro maestro, vediamo un po' c'era mica da qualche parte un ultimo baluardo della libertà che contro gli immigrati aveva soluzioni innovative ed alternative?
Partiamo per questo viaggio nei secoli bui delle invasioni musulmane e presentiamo il numero due.

Vlad Tepes III - Principe di valacchia

Ok, avete ragione, non è proprio un bell'uomo, però aveva idee chiare ed in sintonia con quelle della maggior parte degli italiani.

Nel 1461 un ambasciatore del Sultano turco arrivò nel palazzo, si prostrò ai piedi di Vlad III, ma non si volle togliere il turbante perché rappresentava il simbolo della propria religione. Vlad III, irritato da quel gesto, ordinò di inchiodare il turbante alla testa dell'ambasciatore.

Come dicevo, idee chiare.

Ed arriviamo al terzo. Un uomo con uno scopo ed un cane, no, non è Kyashan, è meglio, lui è come noi, ci prova ma viene regolarmete schiacciato dalla sfiga.

Richard "Dick" Dastardly

E' un po' come gatto silvestro e Wile E. Coyote. Un eroe positivo che fallisce per il pubblico ludibrio e, da qui a piazzale Loreto non ci vuole molto.

Ed ora un inno, non c'è mica solo "Bella Ciao", ed ecco arrivare il supporto audiovisivo. Con rispettivo testo, siete autorizzati a cantarlo il pomeriggio d'estate, mentre tirate tappi nelle botti di whiskey e sparate ai neg... ops, non si può dire!

Good Old Rebel

Oh, I'm a good old Rebel
Now that's just what I am.
For this Yankee nation
I do not give a damn.
I'm glad I fought agin her,
I only wish we'd won.
I ain't asked any pardon
For anything I've done.

I hates the yankee nation
And everything they do,
I hates the declaration
Of independence, too;
I hates the glorious union-
’tis dripping with our blood-
And I hates their striped banner,
I fought it all I could.

I rode with Robert E. Lee,
For three years, thereabouts.
Got wounded in four places
And starved at Point Lookout.
I caughts the rheumatism
A-camping in the snow.
But I killed a chance of Yankees
And I'd like to kill some mo'.

Three hundred thousand Yankees
Lie still in Southern dust
We got three hundred thousand
Before they conquered us.
They died of Southern fever
And Southern steel and shot.
I wish they were three millions
Instead of what we got.

I can't take up my musket
And fight 'em now no more,
But I ain't going to love 'em,
Now that is certain sure;
I don't want no pardon
For what I was and am,
I won't be reconstructed
And I do not give a damn.

Oh, I'm a good old Rebel
Now that's just what I am.
For this Yankee nation
I do not give a damn.
I'm glad I fought agin her,
I only wish we'd won.
I ain't asked any pardon
For anything I've done.

I ain't asked any pardon
For anything I've done.


1 commento:

Anonimo ha detto...

mi sà che sei arrivato a un punto di non ritorno. Ti conviene andare da uno specialista, perché i tuoi deliri non hanno più fine. «...sono stati dittatori e assassini, e marx ed engels sono colpevoli perché hanno dato origine a tutto questo». A parte il fatto che sinceramente il comunismo è ultracalunniato, quindi 3 quarti e mezzo dei suoi "crimini" sono tutti falsi (vedi Mao), addebitati a chi non c'entra niente (vedi Pol Pot), ingigantiti (vedi Stalin) o raccontati nascondendo il motivo del perché sono stati fatti (vedi Foibe).
Coi maestri e il PMLI vinceremo!!