Referendum, Zaia e Calderoli: un'altra vittoria per la Lega
“Per come era stato presentato questo referendum sembrava essere stato concepito per cercare di distruggere la Lega e pertanto, visto il risultato che si sta profilando, possiamo dire che questa è un’altra vittoria per la Lega”. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.
“L’inequivocabile risultato del referendum rimarca, casomai ce ne fosse stato bisogno, il ruolo insostituibile della Lega a favore della democrazia e del popolo che essa rappresenta.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta il mancato raggiungimento del quorum per i tre quesiti referendari. “Lo scenario che si sarebbe presentato qualora gli sciagurati quesiti avessero avuto successo avrebbe segnato, con la costituzione di un Partito unico, il declino irreversibile della sovranità popolare.” “Noi siamo il Partito della gente e dei lavoratori: i lavoratori e la gente lo sanno e si fidano dell’unico Partito ad aver dato una chiara dichiarazione di voto. Rimane un monito per il futuro: chiunque voglia riformare le regole – conclude Zaia – ha da appellarsi al luogo dove esse si formano, cioè il Parlamento.”
“L’inequivocabile risultato del referendum rimarca, casomai ce ne fosse stato bisogno, il ruolo insostituibile della Lega a favore della democrazia e del popolo che essa rappresenta.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta il mancato raggiungimento del quorum per i tre quesiti referendari. “Lo scenario che si sarebbe presentato qualora gli sciagurati quesiti avessero avuto successo avrebbe segnato, con la costituzione di un Partito unico, il declino irreversibile della sovranità popolare.” “Noi siamo il Partito della gente e dei lavoratori: i lavoratori e la gente lo sanno e si fidano dell’unico Partito ad aver dato una chiara dichiarazione di voto. Rimane un monito per il futuro: chiunque voglia riformare le regole – conclude Zaia – ha da appellarsi al luogo dove esse si formano, cioè il Parlamento.”
fonte: leganord.org
Nessun commento:
Posta un commento