lunedì 30 gennaio 2006

La terza guerra mondiale per colpa della satira

Vagabondavo per internet quando ho trovato questa buffa notizia, Libia ed Arabia Saudita hanno richiamato i loro ambasciatori dalla Danimarca a causa della vignetta che vedete qui sotto (che, per i minus habens, ritrae Maometto con una bomba per cappello), pubblicata dal "Jyllands-Posten" che poi è il giornale più letto della Danimarca.
Fosse finita qui.
La Lega Araba sta per chiedere una risoluzione per impedire futuri "insulti alla religione".
In Cisgiordania (e alè) le tristemente famose "Brigate Al Aqsa" hanno minacciato (di morte, che altro) i turisti danesi.
Gheddafi ha inoltrato una richiesta di scuse, il governo danese gli ha riso (giustamente) in faccia, alchè il sommo dittatore ha annunciato che prenderà delle "misure economiche" nei loro confronti, probabilmente dirotterà qualche scafista da quelle parti.
Ma cosa dice il governo danese di tutto questo? In primis che non era loro intenzione offendere (e vorrei vedere) e, per concludere, che nel mondo civilizzato esiste una cosa chiamata libertà d'espressione.
Beh, noi in Italia abbiamo chi querela Forattini (e perde).


P.S.
Ho rimosso l'immagine, non vorrei venir ritrovato carbonizzato in qualche sottoscala, comunque ritraeva (in modo abbastanza triste) il viso di Maometto con una bomba al posto del turbante, cosa che (in Italia almeno) non fa nemmeno troppo ridere. Se fate una ricerca con Google Immagini la trovate.

4 commenti:

Giolli Joker ha detto...

Ahahahahahahahahahahahah...
Sempre peggio, mi ricorda che l'estate scorsa son scoppiati simili casini in Germania per il cavallo da corsa chiamato Mohammed (Maometto).
Bah...

Vegard ha detto...

Cosa ci vuoi fare, hanno anche girato un film (gli 'mmericani) sulla mancanza di umorismo dell'islam.

Hammazz...

Giolli Joker ha detto...

Per inciso, oggi sul Secolo XIX c'era una delle 12 vignette incriminate... sono morto dalle risate (cercatevela, il testo dice "Stop! we ran out of virgins").

Vegard ha detto...

E domani leggeremo su "La Repubblica" che un glorioso manipolo di combattenti per la libertà si è fatto esplodere nella sede del malefico quotidiano...