martedì 20 aprile 2010

La prossima volta...

Da qualche giorno campeggia sui giornali la vicenda dei tre volontari di Emergency che sono stati arrestati dalle autorità afgane e poi rilasciati. L'ultima polemica riguarda il loro rifiuto di tornare nel Bel Paese con un Volo di Stato, cosa che ha irritato non poco le autorità italiane. La portavoce di Emergency ha però precisato che la decisione è stata presa per ragioni logistiche e non politiche, complice la nube islandese che, a quanto pare, è un problema per i Voli di Stato ma non lo è per talune compagnie commerciali. Senza entrare nel merito di questo squallido epilogo, vorrei soffermarmi su quanto il Governo italiano, indipendentemente dalla coalizione che lo controlla, si spenda sempre molto per salvare i nostri connazionali all'estero che si trovano in difficoltà. I casi sono stati molteplici, tutti ricordano la Sgrena, le due Simona e i numerosi volontari/missionari che vengono regolarmente presi di mira da predoni, gruppi politico-religiosi, criminali ecc.
Senza voler discutere sulle ragioni della nostra presenza in molti paesi, mi chiedo questo:
Decidi di tua iniziativa di lasciare l'Italia (senz'altro un paese di merda ma, tutto sommato, benestante e sicuro) per andare in un buco di Paese afflitto da guerre civili e non, pestilenze, instabilità politica, disastri ambientali e, quando ti trovi nella merda, chiami la mamma (leggasi Farnesina)? 
Proprio non ci siamo!
Vuoi fare l'eroe o il turista avventuroso? È una tua scelta, forse discutibile ma senz'altro legittima.
Resta il fatto che non te l'ha ordinato il dottore di andare là.
Resta il fatto che, se ti trovi nella merda, dev'essere la tua ONG, il tuo giornale o la tua famiglia a tirartici fuori, non il tuo Stato. 
Il Governo italico ha comunque la sua bella parte di responsabilità: ogni volta che un deficiente terzomondista resta bloccato da qualche parte, manda subito la cavalleria. Il punto è che la cavalleria italiana non è rappresentata dalle teste di cuoio che irrompono nel covo, ammazzano i cattivi e liberano gli ostaggi, bensì da qualche funzionario del sismi armato solo di una valigetta piena di contanti. Ogni volta paghiamo il prezzo pieno, sia economico, sia politico per liberare questo o quell'altro sfigato che, dopo una necessaria pausa di riflessione al calduccio della patria, sarà pronto per tornare in pista e rimettersi nei guai.

Faccio una proposta al Governo: la prossima volta che un pirla si fa rapire, anziché pagare il riscatto, provate a bombardare qualsiasi cosa nel raggio di 50km dal presunto rifugio dei sequestratori. Il pirla in questione ci rimetterà le penne ma il prossimo (pirla o sequestratore, non importa) ci penserà due volte. Gli Americani hanno tanti difetti, su questo non si discute, ma questo concetto l'anno capito. Se vogliamo davvero contare qualcosa nella scena politica internazionale, impariamo dai migliori.


martedì 13 aprile 2010

Mangiapane a tradimento


ADRO (Brescia) — «Io non ci sto. Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani». Un imprenditore che lavora nel settore informatico ha voluto restituire la «dignità» ai bambini che rischiavano di essere esclusi dalla mensa scolastica di Adro perché «morosi». Lo ha fatto anonimamente, staccando all’amministrazione un assegno di 10 mila euro (soldi che serviranno a ripianare i debiti di 24 famiglie morose) e impegnandosi a pagare i pasti dei bimbi poveri fino alla fine dell’anno. Un gesto che, però, non ricuce l’anima del paese bresciano, divisa tra chi «pretende il rispetto delle regole» e chi «non vuole o non può pagare la mensa dei figli perché troppo onerosa». Ieri mattina, davanti ai cancelli della scuola di via Padania, è andata in scena la protesta: da una parte i sostenitori del sindaco leghista, Oscar Lancini, che prima di Pasqua aveva minacciato di lasciare a digiuno i bimbi morosi; dall’altra i genitori insolventi fiancheggiati dalla Cgil.
Un paese, due anime. E sugli striscioni, srotolati davanti alla scuola, gli slogan non hanno lasciato spazio alla discussione: «Basta mangiare alle spalle dei somari lombardi». A dire il vero il clima era già teso dalla mattina, quando in Comune è arrivata una petizione firmata da 200 genitori «in regola con la retta». «Tutti risentiamo della crisi — si legge nel documento consegnato al sindaco — e tutti facciamo sacrifici. Non siamo un ente assistenziale, facciamo fatica anche noi a far quadrare i conti, ma è un dovere pagare un servizio che ci viene fornito». La risposta è tutta nel comunicato della Cgil di Brescia, che dopo la manifestazione ha ribadito: «Non possiamo che ringraziare il cittadino di Adro che ha deciso di disinnescare una situazione sempre più tesa, alimentata dal sindaco e dalla Lega Nord. È però evidente che l'assistenza e la beneficenza non possono essere la soluzione a problematiche del genere. Altre strade devono essere ricercate e soprattutto non è possibile che si lasci campo aperto a chi, in questo caso sulle spalle dei bambini, scatena una guerra contro chi ha di meno». Sul fronte opposto il primo cittadino del Carroccio non arretra di un passo, anzi affonda nuovamente: «La linea dura era la strategia migliore per recuperare i debiti. Fino a settembre saremo coperti grazie alla donazione dell’imprenditore. Ma poi cosa succederà? La mensa scolastica è un servizio e come tale non è obbligatorio. Se non ci saranno le condizioni, da settembre potrebbe scomparire del tutto».
Ora, io da imprenditore offro un servizio, ovviamente a pagamento, non puoi permetterti il servizio? Non cerchi di usufruirne gratuitamente. Traduzione per i meno svegli, o mi paghi le fatture o arriva l'ufficiale giudiziario, non vedo perché per i meno abbienti debba essere diverso. Queste ventiquattro famiglie (mica pizze e fichi) non sono mai state obbligate ad usufruire di tale servizio. Non hai i soldi per far mangiare tuo figlio alla mensa scolastica? Gli prepari un panino col salame e te la cavi con due euro. Forse però è più comoda la loro soluzione. Se non altro è più economica. Chiaramente, la CGIL, sempre alla ricerca di nuovi iscritti, ora li recluta nelle scuole, dove andremo a finire, mi chiedo.

venerdì 9 aprile 2010

Oggettivamente idioti

Cutud (Filippine), 21 marzo 2008  - Nelle Fillippine è stata rispettata la tradizione delle crocifissioni del Venerdì santo, nonostante le critiche della Chiesa cattolica che ha chiesto di fermare questo "circo senza senso". Nei villaggi del nord dell'arcipelago 19 fedeli si sono fatti inchiodare alla croce e a decine si sono fatti flagellare, per riprodurre il Calvario di Cristo.
Fonte: Quotidiano.net

Ecco il risultato dell'evangelizzazione. Mica pizza e fichi. Se centomila anni di evoluzione non ti hanno insegnato nulla, allora muori, ma prima, vai anche a fare in culo.

giovedì 8 aprile 2010

Chi semina atomi...

Ahmadinejad: "Pressioni ci rafforzano"
Le pressioni internazionali non hanno altro risultato che "rafforzare la determinazione" dell'Iran a continuare il suo programma nucleare. Lo ha detto il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad durante un discorso tenuto a Sirjan, nel sud-est del Paese. Il presidente ha così reagito alla richiesta degli Stati Uniti di adottare nuove sanzioni Onu a Teheran per indurre il Paese a fermare il processo di arricchimento dell'uranio.
"Non pensate di poter fermare lo sviluppo della nazione iraniana sulla via del progresso" ha detto il presidente rivolgendosi agli occidentali. "Potete agitarvi quanto volete, potete pubblicare dichiarazioni e adottare risoluzioni - ha aggiunto Ahmadinejad - Più la vostra animosità sarà scoperta, più la nazione iraniana sarà determinata nel voler andare avanti".
Ahmadinejad è tornato poi ad accusare il presidente americano, Barack Obama, di "non aver cambiato nulla" rispetto al suo predecessore, George W. Bush, nella politica ostile all'Iran. "Il signor Obama è arrivato con l'annuncio di un cambiamento e noi lo abbiamo accolto con favore. Ma cosa è cambiato? Le pressioni sono sempre lì Le sanzioni sono sempre lì".
Fonte: TGCom.it

Si si, le pressioni lo rafforzano, rafforzano anche l'operato (sempre encomiabile) del Mossad e dello Sayeret Matkal. Aspettiamo con gioia la prossima notte di luna nuova per vedere dei bei fuochi d'artificio. L'ha capito o no che non può finire bene?

- dieci, cento , mille, megatoni - 

On. Laura Ravetto


Curiosavo allegramente tra le statistiche del blog quando mi sono accorto che la maggior parte delle visite di questi ultimi giorni, circa 500 arrivano da gente che su Google cerca l'On. Laura Ravetto. Foto o informazioni, in egual misura. Rinnovando la mia stima per l'operato dell'Onorevole Ravetto e sperando di fare cosa gradita, posto qui di seguito il link al di lei sito.


Statistiche che, tra le altre cose, mi permettono di identificare tutti i simpatici Anonimi che insultano gratuitamente. 

mercoledì 7 aprile 2010

Atto sessuale in luogo pubblico


Anno duemilaedieci, in un paese estrememanete ricco e civilizzato quasi tutto dovrebbe essere  tollerabile, tranne le perversioni sessuali in pubblico, è da considerarsi assolutamente oltraggioso per il buongusto il reato che questi due turisti inglesi (non quelli della foto) hanno commesso a Dubai. Emirato musulmano che si trova a latitudine 25°.15' N e longitudine 55°.16' E, giusto se a qualcuno avanzasse un pershing. Tornando a noi, è giusto che chi oltraggia il pudore e non rispetta le leggi dello stato nel quale è ospite venga punito?
Siamo d'accordo?
Facciamo finta di si, ecco cosa è successo:

La Corte d'appello di Dubai ha confermato la condanna a un mese di carcere a una coppia britannica colpevole di essersi baciata in pubblico nell'Emirato. I due, identificati dalla stampa britannica come Ayman Najafi, 24 anni, e Charlotte Lewis, 25, erano stati condannati in primo grado dopo essere stati arrestati a novembre in un ristorante del quartiere di Jumeirah Beach Residence per aver "commesso un atto sessuale in un luogo pubblico".
La coppia era stata fermata in seguito alla testimonianza di una donna che aveva avvertito la polizia. I due sono stati anche accusati di consumo di alcol, reato per cui e' ancora in corso il procedimento. I ragazzi si sono dichiarati colpevoli per il consumo di alcol, ma avevano sostenuto di essersi scambiati un bacio sulla guancia. Erano stati rilasciati su cauzione con il divieto di lasciare gli Emirati fino al secondo grado di giudizio e i loro passaporti erano stati confiscati.
Fonte: TGCom.it
Si, ok, è una stronzata. Sono d'accordo con voi. Buona parte del mondo dovrebbe essere purificata con il fuoco nucleare. Questi Alì Babà hanno veramente stancato, loro e le loro leggi al limite del medioevo mentale. 
Perché, porca pupazza, siamo alle solite, vai al loro paese ed una vecchiaccia ti accusa di aver (OMIODDIO) baciato la tua ragazza e bevuto del vino, mica che so, scopato una gallina e brutalizzato dei bambini con un saldatore e vai in galera. Vieni in Italia e violi le nostre leggi in nome del corano e nessuno ti deve toccare? Per forza che poi gli extranegri vengon tutti qui, ad ubriacarsi e scoparci le donne. La soluzione? Corda e saldatore per tutti.

martedì 6 aprile 2010

Di tutto un po'

Cacciari-Hitler su Youtube
Massimo Cacciari ha presentato una denuncia contro gli autori e i divulgatori del video-parodia del film sugli ultimi giorni del Fuhrer che gira su Youtube in cui il primo cittadino viene paragonato a Hitler e i componenti della giunta sono nel bunker. "Ho firmato - ha detto Cacciari - una denuncia querela contro chi ha prodotto e contro coloro che stanno divulgando nei loro profili di Facebook il video 'La caduta. Gli ultimi giorni di Cacciari e Orsoni'. Si tratta di una indegna parodia del film 'La caduta. Gli ultimi giorni di Hitler', che si trova su Youtube, nella quale il sindaco di Venezia viene paragonato al Fuhrer e la Giunta a una squadra di ufficiali nazisti''. 
"La cosa - ha aggiunto - è resa ancor più grave dal fatto che alcuni di coloro i quali stanno usando tale video nei loro profili del social network, sono candidati alle prossime elezioni. E' quindi evidente e dimostrato l'utilizzo del filmato a fini elettorali e anche di denigrazione di altri candidati".
Fonte: TGCom.it

A parte il sano e salutare "chissenefrega", ecco un altro classico esempio della differenza di comportamento tra i due opposti schieramenti, lo stesso identico filmato, doppiato in ben altro modo, circola da almeno un anno, è superfluo segnalare che in quello da me visionato a dover cadere è il Silvione Nazionale, sarà la mancanza di laurea in filosofia ma non mi pare siano pervenute querele nei confronti di chi l'ha pubblicato su Facebook o quant'altro da parte del Presidente del Consiglio. A parte che se Berlusconi dovesse querelare tutti quelli che lo pigliano per il culo la magistratura italiana non avrebbe altro da fare che perseguire 'sti cialtroni. Però, come al solito, s'è visto chi si avvale dei giudici come deterrente nei confronti della critica. Che noia. Spiace per Brunetta. Per quanto riguarda Cacciari, forse è ora che vada a lavorare.


Di Pietro battuto nella sua Montenero di Bisaccia
Antonio Di Pietro battuto dal centrodestra nel suo paese, Montenero di Bisaccia, dove il candidato sindaco del centrodestra, Nicola Travaglini ha battuto per dieci punti (46 contro 35 per cento) Margherita Rosati, dell'Idv. La Rosati guidava la lista sostenuta dal centrosinistra e dallo stesso Di Pietro, nella quale era candidato a consigliere anche il figlio dell'ex pm, Cristiano. Terzo posto per Giuseppe Chiappini, che guidava una lista sostenuta da una parte del Pd. A pesare sulla sconfitta di Antonio Di Pietro e' stata proprio una lite interna al centrosinistra che ha portato alla presentazione di due diverse liste.
Fonte: TGCom.it 

Ennesima prova del male che si rivolge contro se stesso. A nulla è servito al bell'Antonio girare casa per casa, telefonare, regalare libercoli autografati, a nulla. Ha perso a casina sua. Fantastico. Però, tutta 'sta gente che ce l'ha con Bossi perché candida suo figlio, a Di Pietro non dice nulla? E' forse sfuggita la candidatura a consigliere comunale del suo, di figlio? Mistero della fede? Sarà che il figlio di Bossi ha preso più preferenze e sono invidiosi. Brutta roba l'invidia.


lunedì 5 aprile 2010

Ciapa su una cadrega

Proposta della Lega in Lombardia: Test d'italiano per chi apre un bar
Nuova proposta provocatoria della Lega in Lombardia: test di lingua italiana obbligatorio per gli immigrati che vogliono aprire un bar o ristorante. A lanciare la proposta è il consigliere regionale della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti, e per attuarla chiede di modificare l'attuale normativa sul commercio. "Anche la Costituzione nell'articolo 41 - dice Cecchetti - dice che un'attività economica non deve essere in contrasto con la sicurezza".
"Conoscere l'italiano - sostiene Cecchetti - è indispensabile per chi deve gestire un'attività di somministrazione bevande o alimenti, in primo luogo per la sicurezza e la salute del consumatore". Il consigliere leghista per sostenere la sua proposta cita la Costituzione: "l'articolo 41 sancisce che l'iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza".
A giudizio di Cecchetti, "non si pretende dall'immigrato un grado di conoscenza dell'italiano da Accademia della Crusca è sufficiente un certificato di primo livello, l'attestato di frequenza di un corso professionale o un corso organizzato dal Comune che deve rilasciare l'autorizzazione all'esercizio".
Fonte: TGCom.it 

Ed ecco le cose che mi rendono orgoglioso di essere in primis milanese e di seguito padano ma sopratutto dotato di licenza elementare (tra le altre cose). Ora però mi chiedo, a parte l'extranegro (citazione di Paolo Cevoli in Zelig, che non mi si tacci di razzismo) che già può impegnarsi, conosco un paio di pizzaioli egiziani estremamente acculturati, mi chiedo, un fattore molisano, riuscirebbe ad aprire una attività nel capoluogo lombardo? Ovvero, quanto saranno rigidi questi test, ma sopratutto, perché solo gli immigrati devono sottostare ai suddetti? Lasciamo spazio a chi ha studiato, lasciamo spazio a chi ha frequentato con successo almeno la terza elementare. Spero non sia sfuggito a nessuno il termine "provocatoria".  

- Più congiuntivi per tutti -

venerdì 2 aprile 2010

Risvegli


Questa mattina mi sono svegliato leghista, è una nuova sensazione, devo approfondire.

mercoledì 31 marzo 2010

By Fire Be Purged


Un gioco, una prova di coraggio stupida che si è trasformata in tragedia a Casal Velino, in provincia di Salerno: un ragazzino di 12 anni è in fin di vita dopo essersi cosparso di alcool e dato fuoco. Lo riporta il quotidiano "La città di Salerno". Il bimbo, di origine romena, ha riportato ustioni gravissime. Sulla vicenda ora indagano anche i carabinieri per capire chi ha venduto il combustibile ai ragazzi.
Secondo una prima ricostruzione sembra che la vittima, insieme ad altri tre suoi compagni di gioco, voleva dimostrare di essere il più coraggioso. Stavano giocando a pallone quando qualcuno lancia l'idea di dare fuoco alle sterpaglie. Il 12enne allora si allontana e va nel vicino supermercato per comprare due bottiglie di alcool e un accendino.
All'inizio le sterpaglie incendiate, poi il pallone bucato. Nemmeno la plastica arsa riesce ad accontentare la voglia di superare i propri limiti. Così arriva la folle idea: cospargere le maniche del maglioncino e poi darsi alle fiamme. Il "gioco" di spegnere il rogo agitando le mani riesce un paio di volte. Poi la tragedia.
Una piccola distrazione e il 12enne non riesce a spegnere le fiamme che in un attimo lo avvolgono su quasi tutto il tronco. Intervengono anche gli amici per cercare di spegnerlo e chiamano i soccorsi. Quando arriva l'ambulanza il ragazzino è svenuto. Immediatamente è portato in ospedale e le sue condizioni sono da subito giudicate molto gravi. I carabinieri intanto indagano: interrogati i ragazzini e anche il gestore del supermercato.
Fonte: TGCom

Commenti? Ognuno ha ciò che si merita, la selezione naturale è una dura maestra e via così. Certo è che se a 12 anni non sai che il fuoco brucia... tra l'altro ritorna in auge l'antico ragionamento riguardo la genetica e la distribuzione del quoziente intellettivo su base geografica, non è successo a Como e il bambino non era lombardo... saranno solo coincidenze...

venerdì 5 marzo 2010

Tante parole, tutte sbagliate.

Di che sto parlando? Formigoni? Sbagliato. Polverini? Non ci siete nemmeno vicini.
Diabolik!
Chi è costui? Un illustre nessuno. Un giovine sconosciuto, cresciuto a pane e bestemmie. Giovine lo ipotizzo e lo spero, in quanto talmente carente dal punto di vista grammaticale che oso sperare un qualche tipo di redenzione, sintatticamente parlando.
Di che diavolo sto parlando vi chiederete.
E' presto detto.
L'italiano è una lingua complicatissima, tant'è che si aspetta (almeno ai miei tempi era così) fino alla terza elementare per insegnare ai bambocci certe piccole differenze. Una di queste è la differenza tra "Ho" (prima coniugazione singolare presente del verbo avere) ed "O" (congiunzione semplice).
Visto che i sinistrorsi al momento latitano ed il mio tempo viene investito in quelli che potrebbero essere definiti "atti di bassa manovalanza" i nemici (si beh, "nemico" sottintende qualcuno che potrebbe anche solo leggermente competere) devo andarmeli a cercare in giro per i forum.
Ed ecco a voi l'ultimo arrivato:

Propositi per i successivi messaggi: scoprire la sua fede politica (e farmi dare del nazifascista), la sua età ed il presunto grado di istruzione, 'sta gente qua l'ho già vista, capace di essere anche laureato (probabilmente in filosofia). E' chiaro fin dal suo terzo messaggio invece quale sia la sua localizzazione geografica. Centro sud. Oh, ecco, appena arrivata una nuova risposta:

La reazione, presuppongo, sarà la solita, standardizzata, addurrà patetiche scuse tipo "adesso mamma e papà dormono", "sono senza fissa dimora" e così via. Questi qui son tutti fatti con lo stampino, Idiocracy docet. Ed ecco l'altra immancabile risposta:

Poteva forse mancare l'ennesima missiva pregna di insulti? Ovviamente no, ora scopriamo anche che abita (dice lui) a Campiglione di Fermo o lì vicino e che passa i pomeriggi al centro commerciale, come supposto vive con i genitori e continua ad arrampicarsi sugli specchi. Si vanta anche del fatto di essere figlio di imprenditori, tutto quadra no?

Primo, ora mi da del terrone, a me, lui, un marchigiano? Va beh. Soprassediamo. ecco il seguito:


e sparì...

martedì 2 marzo 2010

Senza parole...


Ogni commento pare superfluo...