lunedì 28 settembre 2009

Preferisco Dario

Cliccate il logo

Io adoro quest'uomo, non pago della bastonata di Belpietro "Lei impari a fare il politico, non riesce nemmeno a farsi eleggersi dal suo partito", eccolo tornare all'attacco con "Noi Preferiamo Dario". Son stato tentato di registrarmi alla community (nome terribile) per porre delle domande al mio Candidato Segretario del PD preferito. Ricordatevi, sostenete Dario Franceschini, il più bello, il più simpatico (secondo certe donne del suo partito), il più alto, il più ben vestito, il più fascinoso, il più umile, il più intelligente, il più supermegafantastico omino dell'Italia tutta.
Ricordatelo sempre, con lui segretario dell'internazionale comunista, alternanza al governo garantita, dieci anni di PDL cinque di Lega, dieci anni di PDL cinque di Lega, dieci anni di PDL cinque di Lega, dieci anni di PDL cinque di Lega, poi non mi interesserà più perchè sarò morto ed il mondo potrà anche andare in malora.
Su con la vita. Tra ventisei giorni si vota.

domenica 27 settembre 2009

Porca vacca!


E' domenica, ho già portato il velociraptor con le sembianze di un dobermann a correre, mi annoio, vagabondo per internet. E zac! Guardate che belle notiziole.
Sudafrica, 33 vacche e l'affare è fatto. Uomo d'affari compra quattro donne e domani le sposa

Johannesburg - (Adnkronos) - Milton Mbele, 44 anni, sostiene di amarle tutte e loro dicono di non trovarci niente di strano. Il matrimonio è fissato per domani
Johannesburg, 26 set. (Adnkronos) - E' fissato per domani in Sudafrica il matrimonio di un manager che sposerà contemporaneamente le sue quattro fidanzate, di età compresa tra i 22 e i 35 anni, tutte acquistate in cambio di 33 vacche. E' la storia di Milton Mbele, 44 enne uomo d'affari, che sostiene di amare tutte le sue ragazze, Thobile Vilakazi, Baqinisile Mdlolo, Smangele Cele e Zanele Langa. "Noi non ci troviamo niente di strano, la cosa importante è che lui ci ami", ha detto una delle quattro promesse spose. Dopo la cerimonia di nozze nella regione del KwaZulu-Nata, dove la poligamia fa parte della cultura zulu, è previsto un banchetto che durerà fino a lunedì prossimo.
Chissà quanto costano trentatré vacche più il trasporto? Potrei procurarmi manovalanza a basso costo, una cura il giardino, un'altra lava, un'altra stira, l'ultima cucina. Ovviamente le sceglierei tutte e quattro ventenni. E la notte, grandi ammucchiate. La donna non è d'accordo. Peccato, occasione sprecata. ah, le antiche tradizioni Zulù...

P.S.
La foto di Brutus a tavola non c'entra nulla ma è spettacolare.

sabato 26 settembre 2009

La censura ai tempi di Facebook


Se credi che stia per parlare della proposta di legge dell' Onorevole Carlucci, stai leggendo questo post per la ragione sbagliata. Se pensi che stia per parlare della situazione di internet in Iran, rimarrai deluso. Se hai la certezza che stia per scagliarmi contro l'operato del governo cinese, caschi male.
Censura, dal latino cènseo: valuto, stimo.

Dal dizionario:
censura f sing
  1. controllo compiuto dall'autorità su opere da pubblicare o da rappresentare.
Detto questo, che succede? Cosa ha dato origine a questo post piuttosto incazzato?
Da qualche mese la "guerra" ai rimasugli dell'armata rossa s'è spostata anche su Facebook. Strumento, ideato da un genio ma dato in "gestione" ad una massa di inetti, gli utenti per l'appunto. Di conseguenza (si, gli inetti dei quali anche tu fai parte), come credo avrete notato anche voi, la quantità di porcherie che compaiono sulla vostra bacheca è inversamente proporzionale alla media del quoziente intellettivo dei vostri friends, io ne ho alcuni, intoccabili per motivi di amicizia che ogni giorno linkano decine di "petizioni" completamente inutili, roba alla "condividi se l'amore per te è come una rosa coperta di rugiada del mattino", "condividi se ti piace il pane con la nutella e il burro (su per il bùs del gnào)", peggio che lo spam nella mia casella farlocca che uso per registrarmi ai siti porno.
Ce ne sono altri che apparentemente non lavorano e passano la giornata a fare giochini online e pubblicano ogni sette minuti i risultati (no The Best, non parlo di te), Brunetta aiutaci tu!
Ora, se io che di friends ne ho meno di trenta, lamento questo problema, figuriamoci gli altri. La soluzione c'è, li nascondi e ciao. Problema risolto.
Veniamo all'argomento principe di questo post, i proto , pre, post comunisti.
Chi non ha almeno un amico che gli pubblica ogni santo giorno almeno cinque messaggi, link ad articoli o foto contro l'attuale Presidente del Consiglio o a favore di ideologie morte e sepolte? Ecco, io da elettore vittorioso mi sento tirato in causa, passino i toni scherzosi, Facebook, nella mia idea, è fatto per il cazzeggio, passino anche discussioni più impegnate. L'unica cosa che non sopporto sono gli insulti gratuiti dei soliti cialtroni rossi privi di qualsivoglia idea. Uno pubblica un articolo riguardo le percentuali di share di Porta a Porta ed ecco che arrivano i soliti quattro(cento) amichetti a caricare di insulti il buon Silvio (o ministri del suo governo). Non critiche costruttive, si badi bene, semplicemente insulti, da psiconano in poi. Ovviamente il sottoscritto, essendo dotato di una dialettica significativa, e di una pazienza fuori dal comune (per un picchiatore di destra) risponde sempre citando quelle assolute verità conosciute anche con il nome di "fatti". Le reazioni tipiche dei comunistotti sono le solite, o spariscono improvvisamente privi di argomenti, oppure, sempre a corto di argomenti usano il vecchio metodo in uso nell'SSSP (Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik) altresì conosciuto come CCCP, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Prendi una frase (spesso una battuta messa lì per sdrammatizzare), estrapolala dal contesto, criticala e concentrati su quella ignorando qualsiasi altra parola, ripetere per ogni successivo messaggio. Fosse solo per questo beh, ci sono abituato da tanti anni.
Mi sono però reso conto questa mattina che esiste una forma ben più subdola di controllo da parte degli autori del post iniziale, una forma di controllo che non lascia traccia, ovvero l'eliminazioe dei messaggi, sia dalla propria bacheca, sia all'interno dei thread. Ed ecco che questa operazione, effettuata con precisione chirurgica riesce a far sparire, nel giro di pochi secondi, messaggi ch hanno richiesto tempo e pazienza per essere redatti, messaggi composti in modo da essere al di sopra delle critiche. Bel trucchetto. Giusto oggi un po' di personcine hanno fatto sparire il link da me postato ieri su questo blog, ovvero la domandina di Tremonti a Bersani, a parte il fatto che son riuscito a trovare beoti che sostenevano "Bersani gliel'ha fatta vedere a Tremonti", probabilmente male interpretano l'italiano parlato. Un'altra "serie" di commenti desaparecidi? Tutto ciò che riguarda i due precedenti governi Prodi, parli di "Tassa sull'Europa e del fatto che in campagna elettorale aveva promesso di portarci in Europa senza farci sborsare un soldo"?. Zac e sparisci. Parli delle "Finanziarie di lacrime e sangue"? Bum, non ci sei più. Ti permetti di sostenere la causa israeliana? Ti fanno sparire in perfetto stile bolscevico. Una persona normale si arrenderebbe. Si sa, io tanto normale non sono.
Poi, che gente, link al discorso di Ahmadinejad, risposta di una comunista, "tutto condivisibile, peccato l'abbia detto lui che mi sta antipatico". Parlava dell'eliminazione della razza ebraica. Rispondo "Perché, se invece lo dice Ferrero va bene?". Non ho fatto in tempo a cliccare su "commenta" che era già sparito. Antisemitismo a parte, la situazione sta degenerando, è come su certi blog di nostra conoscenza, postacci in mano all'autore dove può esistere una sola linea di pensiero, io in tanti anni ho cancellato solo una risposta, l'altro giorno a Zor che aveva eliminato un suo post per correggerlo, era rimasta la dicitura "Post eliminato dall'autore" che, a menti semplici avrebbe potuto far pensare, "eliminato dall'autore del blog" non dall'"autore del post". Sinceramente non capisco questa necessità di oscurare, eliminare, boicottare chi la pensa in modo diverso e si esprime con toni civili, senza urlare strepitare, dipietrizzare alcunché, probabilmente di fronte a fatti certi, di fronte al mondo reale, questa è l'unica risposta che sanno dare, un giorno si scontreranno con la vita vera e ne verranno sconfitti.
Un'altro esempio? Ieri, ho suggerito una lettura interessante, l'articolo de Il Giornale riguardante Don Giorgio de Capitani, indicatomi da Zor, secondo voi che fine ha fatto? Ecco, indovinato, PUFF! Vaporizzato.

venerdì 25 settembre 2009

Epic Fail


E' un periodo noioso, dormo poco, nel vano tentativo di prender sonno mi sparo le repliche di Ballarò, il passo successivo sarà ascoltare i Dari, diventare Emo e tagliarmi le vene.
Ieri notte, sempre grazie al contributo di www.rai.tv ho potuto visionare integralmente la domanda fatta da Tremonti a Bersani.
Scena, interno studio televisivo:
Tremonti "Cedo il mio tempo a Bersani per rispondere ad una domanda, che differenza c'è tra lei e Franceschini?"
Bersani:...
Tremonti: uno...
Bersani:...
Tremonti: due...
Bersani:...
Tremonti: tre...
Bersani:...
Tremonti: quattro...
Bersani:...
Tremonti: cinque...
Bersani:...
Tremonti: sei...
Bersani:...
Tremonti: sette...
Bersani:...
Tremonti: otto...
Bersani:...
Tremonti: nove...
E Bersani inizia a divagare evitando ovviamente di dare una risposta.

Opps, c'è anche il clamoroso supporto audiovisivo!



Io lo definisco "Epic Fail". Ecco il motivo per cui da queste parti supportiamo Dario Franceschini come leader unico della sinistra (totale/mondiale/universale), lui una qualche stronzata l'avrebbe detta, portando altri voti al centro destra.
Mi son quasi stancato di ripeterlo, son tutti uguali.
E nessuno (di sinistra) che paragoni la finanziaria del Berluskaiser a quelle di "Lacrime e sangue" di prodiana memoria. Veramente ridicoli, ieri sera ad Annozero (che mi riservo di commentare dopo averlo visto in replica, c'erano Ale & Franz, sicuramente meglio di Santoro & Travaglio, come comici) ho visto il Michelino nazionale tirare, per l'ennesima volta, in ballo la D'Addario, con la Concitona Rifattona che sosteneva tesi illiberali quali, "il Presidente del Consiglio essendo soggetto al Lodo Alfano non dovrebbe poter perseguire in sede civile nessuno".
La più bella però arriva sempre da Ballarò:
Concitona: "Ieri mio figlio mi ha chiesto, mamma ma se il presidente del consiglio fa una cosa la possono fare tutti?"
Alfano: "Suo figlio di sette anni si occupa del Lodo Alfano? Complimenti!"
Che esempio del menga è? Ieri il mio cane mi ha chiesto se il peso di certa sinistra è meglio calcolarlo in percentuali o in chilogrammi, per ottenere numeri superiori a zero virgola. L'è instéss! Anzi no, sicuramente un dobermann è geneticamente superiore al figlio della Concitona.
Ora sto guardadando la puntata due (di Ballarò) a dopo per il seguito, c'è Di Pietro, per cui bollino rosso e prepararsi alle risate.

Lasciandovi con un pensiero, bellissimo articolo di Iaia Caputo su L'Unità, leggetevelo, poi guardate l'immagine qui sotto e traete le vostre conclusioni.


-Dieci, cento, mille, belle gnocche-

venerdì 18 settembre 2009

Annoiatevi


L'immagine chiaramente non rispecchia in alcun modo il pensiero dell'autore del blog. L'autore avrebbe sparato ad alzo zero sui manifestanti, purtroppo, per ora, non è ancora possibile.

Veniamo al noiosissimo post di oggi.

Dato che qualcuno paventa conoscenze legali approfondite, esplichiamo una volta per tutte il concetto di reato:

Definizione di reato a cura dell'Avv. Cristina Matricardi
Si definisce reato quel comportamento umano volontario, che si concretizza in un’azione o omissione tesa a ledere un bene tutelato giuridicamente e a cui l’Ordinamento giuridico fa discendere l’irrogazione di una pena (sanzione penale).
L’art. 27 della Costituzione stabilisce che “la responsabilità penale è personale”. L’Ordinamento quindi tutela il principio della personalità della responsabilità penale per cui, la natura strettamente personale del reato, implica che nessuno può essere considerato responsabile per un fatto compiuto da altre persone.
Da tale principio consegue che tutte le persone fisiche possono essere considerate soggetti attivi del reato (l’età, le situazioni di anormalità psico-fisica e le immunità non escludono la sussistenza del reato ma incidono solo ed esclusivamente sull’applicabilità o meno della sanzione penale) e quindi assoggettabili alla sanzione penale mentre restano escluse da responsabile penale le persone giuridiche.
Il secondo e il terzo comma dell’art. 27 prevedono rispettivamente che “l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva” e che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso dell’umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Affinché un comportamento possa essere ritenuto illecito e integrare fattispecie di reato occorre che sia contrario alle norme dell’Ordinamento Giuridico. Ma non basta. Per aversi reato occorre il verificarsi delle seguenti circostanze: comportamento volontario del soggetto attivo (autore del reato), sussistenza dell’elemento psicologico (dolo o colpa), nesso di causalità (lega il comportamento attivo del soggetto che agisce al verificarsi dell’evento lesivo) e insussistenza di determinate condizioni che potrebbero determinare la modifica del comportamento da illecito a lecito (le cause scriminanti in presenza delle quali viene meno il contrasto tra un fatto conforme ad una fattispecie incriminatrice e l’intero ordinamento giuridico).
A seconda del comportamento del soggetto agente, si possono distinguere i reati commissivi (l’evento si verifica per un comportamento attivo e volontario del soggetto agente che provoca una lesione a un bene tutelato giuridicamente) e i reati omissivi (il danno si concretizza a seguito di una condotta omissiva del soggetto agente). Per quest’ultima ipotesi, va detto che l’Ordinamento, tra le sue regole generali, impone a chi si trova in determinate situazioni, di agire in un determinato modo. Ai sensi di quanto dispone il secondo comma dell’art. 40 c.p. “non impedire un evento, che si aveva l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.
Il soggetto attivo del reato quindi commette reato per omissione quando si trova in una di quelle situazioni (stabilite dall’Ordinamento) e, con il suo comportamento, contravviene a tali disposizioni e, dalla sua condotta, subisce una lesione un bene giuridicamente tutelato. La sua omissione integra quindi reato e determina l’applicazione di una sanzione penale.
I reati di omissione a loro volta si distinguono in propri (o di pura condotta e consistono nel mancato compimento dell’azione comandata, per la cui sussistenza non occorre il verificarsi di alcun evento materiale) e impropri (o commissivo mediante omissione e consistono nel mancato impedimento di un evento materiale che si aveva l’obbligo di impedire.
I reati possono poi essere distinti in comuni o propri. I primi possono essere commessi indifferentemente da qualunque soggetto mentre i secondi sono riferiti a specifiche persone che rivestono una determinata qualifica (es. pubblico ufficiale nei reati contro la PA). In quest’ultimo tipo di reati vi è dunque una stretta connessione tra il fatto compiuto e la qualità rivestita dal soggetto che lo pone in essere.
A seconda che il bene tutelato giuridicamente sia leso o semplicemente offeso, l’offesa del soggetto attivo può assumere due forme: lesione o messa in pericolo. Sulla base di tale distinzione è poi possibile distingue ulteriormente due tipi di reati: di danno (è necessario che il bene sia stato distrutto e/o danneggiato) e di pericolo (per la sussistenza del reato basta solo che il bene sia stato solo minacciato).
Infine, a seconda della pena prevista dall’Ordinamento, i reati si distinguono in delitti (reati puniti con le pene dell’ergastolo, della reclusione e della multa) e contravvenzioni (reati puniti con le pene dell’arresto o dell’ammenda).
Fonte: Studio Cataldi

Suppongo che affiggere illegalmente striscioni (ovvero non negli spazi predisposti dal comune) rientri in questa definizione. Di conseguenza?

- 10, 100, 1000 bastonate sulla schiena -

P.S.
E fatevi una vita.

giovedì 17 settembre 2009

Vaticini



Segnatevi questa data, il 6 ottobre 2009!
Sarà il giorno del giudizio dicono da certe parti.
Quali?
Queste.
Il governo cadrà senza bisogno di aspettare il 2012, Berlusconi verrà sconfitto dalla corte costituzionale se il Lodo Alfano non verrà approvato. Ma non doveva cadere i primi di settembre a causa di Bossi? Settembre 2008 dico.
Mah, questi qui mi sa che son convinti che 'sto governo sia come il loro. Esploso per guerre intestine risoltesi in una mancanza di maggioranza, il loro poi, che a sentirli adesso nessuno è mai stato comunista, nessuno ha votato Prodi, nessuno ha mai detto "anche i ricchi piangano", son lì poveretti che guardano le percentuali degli ascolti di Vespa, ma chi se ne frega se la fiction di canale 5 ha superato Porta a porta, la notizia non mi interessava, anche io ho fatto altro.
Poi ci sono quelli (queste) che si battono per la libertà d'informazione commettendo reati (leggere il link) mi pare il modo giusto, bastonate sulla schiena del nuovo millennio altro che corrergli dietro. Secondo me certa gente ha troppo tempo libero o una vita nulla, io tra tutti i miei hobby ed il sesso, tanto sesso, non trovo mai un minuto per annoiarmi, 'sti qui invece, ideologicamente impotenti (o frigide) non avendo un salame sul quale sedersi o una pesca da profanare fanno gli strilloni, cantavano gli Amici del vento:

Compagno ragazzino che urli in assemblea,
credendo di esser quello che pensa, che ha un'idea
Di idee come le tue ne fabbrican milioni,
tanto san che ne trovano poi sempre gli strilloni.
Sai vengon da lontano e per chi non le ha accettate,
rimangon solamente delle croci congelate.

Che poi son gli stessi decerebrati che cantavano "dieci, cento mille, Nassirya" chissà cosa cantano oggi nel buio delle loro cantine dopo l'attentato contro i parà della Folgore? Un bel carico di estintori in testa, altro che.

L'invidia del >4% è una brutta cosa.

martedì 15 settembre 2009

Finché la barca va...


E rieccoci qui, passate bene le ferie? Beati voi...
Partiamo subito in quarta.
Quello che ho capito io da italiano medio.
Questa sera ci sarà uno speciale di Porta a Porta dedicato alla consegna delle case ai terremotati in Abruzzo, Vespa, come sua consuetudine, ha invitato l'attuale Presidente del Consiglio come ospite che, guarda caso, quest'anno è Silvio Berlusconi, il Cavaliere ha accettato.
A questo punto, immagino per una questione di share ed introiti pubblicitari si è ben pensato di spostare Ballarò (che non è mica una trasmissione faziosa, noooo) a giovedì prossimo, di modo che abbia più share e più introiti economici pubblicitari, perché sì, anche la RAI vive di spot. Che c'è di male? Nulla.
Nulla? E', come al solito ultimamente, scoppiato un casino inaudito.
Comiche le uscite dei soliti strilloni della sinistra:
Quando nei giorni scorsi il mio ufficio stampa ha ricevuto l'invito dalla sua redazione a partecipare alla trasmissione ho comunicato la mia disponibilità ritenendo si trattasse della programmazione ordinaria. Leggo ora alcune sue dichiarazioni secondo le quali la mia presenza a 'Porta a Porta' sarebbe da intendere come una sorta di par condicio per coprire l'incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti dell'azienda allo scopo di garantire al presidente del Consiglio una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d'Abruzzo. E' un'operazione grave di cui non posso e non voglio rendermi complice in nessun modo.
Dario Franceschini

Debbo dirle con franchezza che
le motivazioni del suo rifiuto mi paiono pretestuose - si legge nella missiva -. Nei giorni scorsi abbiamo invitato il presidente del Consiglio come facciamo da 15 anni (si veda il caso di Prodi, D'Alema e Amato) per la seconda serata che apre la nostra stagione. Contestualmente, fedeli alla correttezza che ci ha sempre caratterizzato, abbiamo invitato il leader dell'opposizione. Nello scorso fine settimana, la direzione generale della Rai ha deciso di portare in prima serata l'evento di oggi e non vedo come questa scelta possa essere attribuita a noi e stravolgere il senso dell'invito che le abbiamo rivolto. Non Le consento, peraltro, di definire una nostra trasmissione che lei ancora non ha visto, come una vetrina al servizio del presidente del Consiglio. Esigo da lei lo stesso rispetto rivolto ad altre trasmissioni che dal pluralismo di 'Porta a porta' hanno tutto da imparare.
Bruno Vespa
La cosa divertente è che era già tutto organizzato, non avendo nulla da dire eccoli che si scagliano inesorabili contro tutte le inezie che gli capitano sotto mano. Come fatto notare da Bruno Vespa, tutti gli anni egli invita il Presidente del Consiglio in carica alla prima puntata del "nuovo anno televisivo" ed il capo dell'opposizione alla seconda, da prima della nascita del PD.
Continuiamo con il probabile ministro dell'istruzione ombra (seguoendo un curioso ragionamento del PD):
Aderisco all'iniziativa lanciata ormai da più parti per disdire il canone Rai ed invito i cittadini a fare altrettanto, e aggiungo 'sostituendolo con Sky'. Non mi esprimo su Mediaset perché, al di fuori delle proiezioni cinematografiche, ai suoi programmi preferirei perfino le televendite". La Rai è caduta in un profondo stato vegetativo, le ingerenze politiche sono da voltastomaco, e ritengo possano esserci gli estremi per azioni legali nei confronti del direttivo e del governo come artefici di questo degrado, verifica che ho fatto predisporre ai miei legali. Quello a cui stiamo assistendo è una vergognosa gestione di un patrimonio pubblico che dissolve conti economici, share, patrimoni culturali delle tre reti oltre a danneggiare la popolazione lasciandola al buio dell'informazione. La dirigenza Rai, costola di governo, da una parte boicotta le trasmissioni di punta ad altissimo indice di gradimento come 'Report' della Gabanelli, 'Annozero' di Santoro e 'Ballarò' di Floris, dall'altra elabora strategie fallimentari come TivuSat e promuove l'informazione faziosa di soggetti come Minzolini o Vespa, che stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla vita umana.
Antonio Di Pietro

Per una deplorevole illusione ottica, negli ultimi anni abbiamo avuto la sensazione che l'onorevole Di Pietro trovasse molto confortevoli le poltrone di 'Porta a porta', dove è stato sempre ospitato anche nei periodi di bassa stagione delle altre trasmissioni. Cosi' evidentemente non era", afferma il giornalista. "Per salvaguardare la sua incolumità a tutela della democrazia italiana, eviteremo pertanto da questo momento di invitarlo a sedersi sulla 'sedia elettrica' della nostra trasmissione. A meno che, naturalmente, non si scusi.
Bruno Vespa

Lo stendiamo un velo pietoso? Capisco che da mesi gli esponenti della sinistra tengono banco con la D'Addario ed altri cialtroni di ugual calibro, però ormai siamo in settembre, se a Santoro non rinnovano il contratto per Annozero un motivo ci sarà, in primis è un professionista a contratto, nessuno gli deve nulla (a Santoro dico) anche se un giudice anni fa si permise di decretare il contrario, poi i monologhi di tale Travaglio, sempre lì ad accusare gli altri senza possibilità di replica, insomma, non è che fossero proprio dei begli esempi di televisione super partes.
Vogliamo parlare della rimozione della copertura legale per Report? Perchè tutta 'sta cagnara? E' così brutto per un giornalista schierato a sinistra doversi accollare le spese legali per eventuali cause intentate per (nella maggior parte dei casi) diffamazione? Ovvero essere responsabile per quello che scrive/dice? Perché a me pare che per il comune cittadino sia così.

Alla luce di tutte queste noiose rivelazioni cosa ci rimane? Trarre le somme? Probabile.

- Dieci, cento, mille Bruno Vespa -