martedì 3 febbraio 2009

La nemesi del buonsenso

Ultimamente non so cosa scrivere, l'avrete notato. Ultimamente vagabondo annoiato per la rete. Ultimamente soffro di insonnia. Ultimamente a causa delle sinapsi allentate faccio fatica a trovare le parole che cerco e trovo allucinanti collegamenti anche dove non dovrebbero essercene.
Vi faccio un esempio, anzi, due.

Link originale: Watchtower.org (il sito dei Testimoni di Geova)

Dovrei giocare con i videogiochi?

I VIDEOGIOCHI non sono solo un divertimento tecnologico. È vero che mettono alla prova la tua abilità e tengono lontana la noia, ma fanno di più. Possono affinare i riflessi, e alcuni studi indicano che giocarci migliora il livello di attenzione. In alcuni casi possono addirittura migliorare le capacità di calcolo e di lettura. Oltre a ciò, le ultime novità in fatto di videogiochi possono offrire spunti per intavolare conversazioni. Se hai giocato con un particolare videogioco, hai qualcosa di cui parlare con i tuoi coetanei.

Naturalmente, spetta ai tuoi genitori stabilire se puoi giocare con i videogiochi. (Colossesi 3:20) Se hai il permesso di farlo, dovresti riuscire a trovare un gioco che non sia solo interessante ma anche moralmente accettabile. Ma perché dovresti stare molto attento?

Il lato oscuro dei videogiochi

Brian, un ragazzo di 16 anni, dice: “I computer game vanno alla grande”. Ma come probabilmente sai già, non tutti i giochi sono innocui. Brian ammette: “Fai cose che non ti sogneresti mai di fare nella vita reale, perlomeno non senza cacciarti in guai seri”. Che genere di comportamenti incoraggiano questi giochi?

Molti giochi promuovono spudoratamente immoralità, volgarità e violenza: tutte cose che la Bibbia condanna. (Salmo 11:5; Galati 5:19-21; Colossesi 3:8) Certi giochi esaltano l’occulto. Adrian, che ha 18 anni, dice che in un gioco molto conosciuto ci sono “guerre fra bande, uso di droga, sesso esplicito, parolacce, violenza e sangue che scorre a fiumi”. E ogni nuovo videogioco fa sembrare noiosi quelli precedenti. James, che ha 19 anni, dice che nei giochi più famosi si può interagire on-line con altri utenti. Grazie a questa possibilità, il mondo dei giochi elettronici ha varcato una nuova frontiera. “Dal tuo PC”, dice James, “puoi sfidare persone che vivono dall’altra parte del mondo”.

I giochi di ruolo hanno riscosso un successo strepitoso. I giocatori creano dei personaggi virtuali — esseri umani, animali o una combinazione di entrambi — che vivono in un mondo virtuale popolato da migliaia di altri giocatori. In questo ciberspazio ci sono negozi, automobili, case, dance club e bordelli: praticamente si tratta di una riproduzione del mondo reale. Chi partecipa a questi giochi può mandarsi messaggi istantanei nel momento stesso in cui il suo avatar, ovvero il suo personaggio virtuale, interagisce con altri.

Cosa succede in questi mondi virtuali? “Persone comuni fanno cose che non farebbero mai, o non potrebbero mai fare, nella vita reale”, dice un giornalista. E aggiunge: “Il sesso è una cosa normale, come lo è la prostituzione”. Bastano pochi clic per far compiere ai propri avatar atti sessuali mentre i giocatori che sono nel mondo reale parlano di sesso con messaggi istantanei. Inoltre, come fa notare la rivista New Scientist, questi mondi sono “infarciti di crimini virtuali e popolati da mafiosi, sfruttatori di prostitute, estorsori, falsari e assassini”. Un’altra rivista riferisce che “i critici hanno espresso preoccupazione per certe attività che nel mondo reale sarebbero illegali, ad esempio il bordello in cui si può dare libero sfogo a perverse fantasie sessuali come lo stupro oppure il compiere atti sessuali servendosi di avatar che hanno le sembianze di bambini”.

Perché è importante ciò che scegli

Chi partecipa a questi giochi violenti o sessualmente espliciti potrebbe dire: “Non faccio del male a nessuno. Non è una cosa reale. È solo un gioco”. Ma non lasciarti ingannare da questi falsi ragionamenti.

La Bibbia dice: “Anche mediante le sue pratiche il ragazzo fa riconoscere se la sua attività è pura e retta”. (Proverbi 20:11) Se avessi l’abitudine di giocare con giochi elettronici violenti o immorali, potresti davvero definirti una persona mentalmente pura e retta? Dagli studi effettuati è emerso ripetutamente che guardare spettacoli violenti fa aumentare l’aggressività. Recentemente New Scientist ha detto: “Tenuto conto del loro carattere interattivo, i videogiochi hanno un impatto maggiore rispetto alla TV”.

Giocare con giochi violenti o immorali è come giocare con scorie radioattive: forse gli effetti dannosi non si vedono subito, ma sono inevitabili. In che modo? L’esposizione a dosi massicce di radioattività può danneggiare la mucosa gastrica e permettere ai batteri dell’intestino di invadere il torrente sanguigno, causando così malattie. In maniera simile, sesso esplicito e violenza brutale possono danneggiare il tuo “senso morale” e permettere a desideri carnali di dominare il tuo modo di pensare e di agire. — Efesini 4:19; Galati 6:7, 8.

Cosa dovrei scegliere?

Se i tuoi genitori ti permettono di giocare con i videogiochi, come puoi capire quale gioco scegliere e quanto tempo dedicargli? Prova a farti le seguenti domande:

La mia scelta offende Geova? Il gioco che scegli può influire su ciò che Dio pensa di te. Salmo 11:5 dice: “Geova stesso esamina sia il giusto che il malvagio, e la Sua anima certamente odia chiunque ama la violenza”. E a proposito di coloro che si invischiano nell’occulto, la Parola di Dio dice: “Chiunque fa queste cose è detestabile a Geova”. (Deuteronomio 18:10-12) Se vogliamo essere amici di Dio, dobbiamo seguire il consiglio che si trova in Salmo 97:10: “Voi che amate Geova, odiate ciò che è male”.

Giocare con giochi violenti o immorali è come giocare con scorie radioattive; forse gli effetti dannosi non si vedono subito, ma sono inevitabili

Come influirà questo gioco sul mio modo di pensare? Chiediti: Partecipando a questo gioco ti sarà più facile ‘fuggire la fornicazione’? (1 Corinti 6:18) Giochi che espongono a immagini o a conversazioni sessualmente eccitanti non ti aiuteranno a tenere la mente rivolta alle cose giuste, caste e virtuose. (Filippesi 4:8) Amy, che ha 22 anni, dice: “Molti giochi rendono insensibili a cose come violenza, parolacce e immoralità, e possono far abbassare la guardia in altri campi della vita. Bisogna stare molto attenti a cosa si sceglie”.

Quanto tempo passerò a giocare? Deborah, che ha 18 anni, dice: “Non penso che tutti i videogiochi siano da evitare. Ma possono far perdere un sacco di tempo e diventare come una droga”. Anche il gioco elettronico più innocuo può sottrarti molto tempo. Perciò, potresti prendere nota del tempo che trascorri con i videogiochi e confrontarlo con il tempo che dedichi ad altre attività più importanti. Questo ti permetterà di rispettare le tue priorità. — Efesini 5:15, 16.

La Bibbia non dice che devi passare tutto il tempo a studiare o a lavorare. Ci ricorda che c’è “un tempo per ridere . . . e un tempo per saltare”. (Ecclesiaste 3:4) È interessante notare che il termine “saltare” non implica solo il gioco, ma anche l’esercizio fisico. Quindi, invece di restare inchiodato davanti a uno schermo, perché non dedichi un po’ di tempo libero a giochi che comportano attività fisica?

Fai la scelta giusta

Senza dubbio giocare ai videogiochi può essere divertente, soprattutto se te la cavi bene. Proprio per questo è importante fare la scelta giusta. Pensa a quali sono le materie in cui riesci meglio a scuola. Di solito non sono quelle che ti piacciono di più? Anzi, spesso capita che più una materia ti piace e più ti coinvolge. Ora chiediti: ‘Qual è il videogioco che mi piace di più? Cosa mi insegna questo gioco?’

Per aiutarti nella scelta, potresti descrivere in poche righe i giochi che ti piacciono, specificando qual è lo scopo di ciascun gioco e il metodo usato per raggiungerlo. Confronta quello che hai scritto con i princìpi biblici menzionati in questo articolo e poi decidi se questo gioco è adatto.

Anziché scegliere un gioco solo perché ce l’hanno i tuoi compagni, cerca di avere la forza di fare una scelta basata sui fatti. Soprattutto, segui questo consiglio biblico: “Continuate ad assicurarvi di ciò che è accettevole al Signore”. — Efesini 5:10.

Potreste obiettare che questi sono i Testimoni di Geova, che sono dei pazzi deliranti, che vivono in un mondo alieno, certo, son d'accordo con voi, da me non vengono più da quando mi son presentato, il mese passato, imbracciando il Remmy, nemmeno lanciargli contro il dobermann aveva funzionato, adesso mi presento al cancello imbracciando il fucile, salutano e se ne vanno. C'è però un problema. Un grosso problema che ci tocca da vicino.

Link originale: Blog Genitori.it (si, il sito del M.O.I.G.E.)
Playstation, troppe ore alla console possono fare veramente male!
Di Moige (del 26/11/2008 alle 19:48:22, letto 975 volte)
Nei giorni scorsi un tredicenne di Lecce si è sentito male dopo aver giocato per ore e ore con la playstation ed è stato ricoverato con la paura che si trattasse di un caso si meningite. Gli accertamenti fatti prima al Pronto soccorso e successivamente nella divisione Malattie infettive hanno invece escluso ogni forma di infezione virale. Il primario ha accertato in seguito, dopo aver parlato con il ragazzo, che a causare il malore era stato proprio l’uso prolungato della console, tanto che il ragazzino stesso, una volta ripresosi, ha detto al padre: “Butta le mie due playstation, mi fanno venire il vomito”. Un caso dunque chiaramente legato all’abuso – non al semplice utilizzo – di videogiochi e che dimostra la necessità di sensibilizzare i minori, ed anche le famiglie, ad un uso corretto di questi giochi, soprattutto per quanto riguarda i tempi di esposizione, come il Moige ha tante volte ribadito.
Potreste obiettare che questi son quelli del MOIGE, son dei pazzi deliranti che vivono nel 1972, un po' come gli Amish ma più rompicoglioni in quanto hanno a disposizione la tecnologia ed usano la rete per i loro assurdi proselitismi. Continuiamo con i migliori commenti a tale post.
Io non mi fido per niente dei videogiochi. Credo che siano studiati appositamente per incollare l'attenzione di chi li usa, che siano studiati partendo da precisi concetti psicologici e che si avvicinino al creare dipendenza. Soprattutto nei più piccoli. E allora ok una partita con il giochino del bar una volta tanto, ma la console a casa a mio figlio no, almeno fino a quando sarà piccolo. Magari se veramente la desidererà verso i 12 anni potremo pensarci, ora ne ha 8 e non ci penso proprio.
Di Alexio (inviato il 26/11/2008 alle 20:07:07)
Eccoci qui, il gran male del mondo, ora capisco perché son diventato un quarantenne (eggià) guerrafondaio, patito delle armi da fuoco ed intollerante alla razza umana, la colpa è delle nottate passate giocando a Crystal Castles (sull'ATARI 2600) alla tenera età di 13 anni. Sarà che tra i miei conoscenti spararsi sedici ore filate davanti a Fallout 3 non pare una cosa strana, o passare quattro giorni e quattro notti sveglio per arrivare al livello 80 (dal 70) con World of Warcraft: Wrath of the Lich King, viene del tutto naturale (anche perchè lo fai una volta ogni due anni ed in compagnia). Sarà che tutte queste cose fatte con serenità e giudizio, certo non gioco con Fallout 3 per sedici ore di fila tutti i giorni, ma ogni tanto capita, non penso possano nuocere a nesuno, se non alla mia vita sessuale. Il problema invece è che c'è gente che risponde:
Alexio ha perfettamente ragione, i videogiochi sono strumenti infernali escogitati da menti diaboliche per irretire i nostri bambini e ridurgli il cervello in pappa e rendirli automaticamente predisposti alle peggiori violenze. E si vede poi con tutto questo bullismo dilagante, non se ne può più, nessuno è più sicuro di mandare i propri figli a scuola.
Per questo tutti i videogiochi andrebbero vietati severamente, qui si tratta del futuro e della sanità mentale di nostri bambini!!!
Di Moigenitore (inviato il 27/11/2008 alle 12:34:54)
Certo battiamoci per vietarli, come è già successo per un paio di titoli, GTA IV e Manhunt 2 l'anno passato, poi tutto finito in una bolla di sapone ovviamente, l'unica sanità mentale alla prova è di chi verga tali parole, poi va beh, io continuerò ad andare con prostitute in GTAIV e ad ucciderle subito dopo per rubare i soldi. Moigenitore sa che quando i videogiochi non c'erano si faceva a botte anche più di adesso? Sto parlando degli anni '80, ma forse sarà stata colpa di Battlezone (Atari 2600) io ho dei tristissimi ricordi degli anni delle superiori quando, essendo anticomunista dovevo lottare con le unghie e con i denti (e con il mio metro e novanta per novanta chili) contro le angherie dei "compagni". L'educazione dei figli sembra ormai passata in secondo piano, addossare la colpa a qualsiasi altra cosa è sicuramente meglio. A 'sto punto perché non darla ai cinegri o ai comunisti?
Bando alle ciance, pensavate fosse finita? Assolutamente no, ora arriva il capolavoro.
Sapete cosa vi dico? Ho 17 anni e fin da quando è uscita la mitica PlayStation1 (avevo ancora piu o meno 6 o 7 anni) l'ho sempre chiesta ai miei genitori, ogni natale (sperando che "babbo natale" me la portasse XD) ma ho sempre ricevuto rifiuti: i giochi ti rincretiniscono, sono stupidi ecc ecc (le cose che voi del moige continuate a dire). Bene, arrivato a questa estate con i miei 20 euro settimanali o deciso di risparmiare un po e nel giro di un paio di settimane sono arrivato a potermela permettere (anche se di seconda mano). Per correttezza ho deciso di chiedere cmq il permesso a mio padre e una volta accordato (ho 17 anni mica puo ancora dirmi no cn la play nn giochi) ho comprato la mia tanto sospirata PLAY STATION 2! Risultato? i primi giorni stavo in media dalle 7 alle 8 ore a giocare (proprio cn GTA e vari giochi di guerra) e i miei vedendomi troppo rimbambito (colpa mia, lo ammetto XD) hanno deciso di pormi dei limiti. Li ho anticipati: gli ho promesso che avrei giocato massimo 1 ora al giorno o se non ero impegnato con la scuola 2. Da quest'estate gioco ancora in media questo tempo, non ho disturbi alla vista, la mia vita sociale è sempre quella...MORALE DELLA FAVOLA: è inutile negare ai propri figli questo tipo di divertimento, ed invece di imporsi con categorici NO si dovrebbero porre dei limiti, proprio come hanno fatto i miei con me. Nell'adolescenza si è portati all'eccesso (e da adolescente ve lo posso garantire) ma si voi genitori volete avere dei risultati dovreste imparare anche a "negoziare" con i vostri figli. Come ultima cosa vorrei dirvi che per seguire il mio cartone preferito, i Griffin, sono costretto ad andare a dormire a notte fonda. E per questo motivo ne risente la mia salute (emicraniel lancinanti) ed il mio rendimento scolastico (rimbambimento senile a scuola). Avete fatto solamente una vigliaccata, molti altri ragazzi come me sono costretti a stare fisicamente male per guire una trasmissione che a loro (noi) piace. Solo perchè a voi non piace. E sottolineo VOI perche nella maggior parte degli altri Paesi del mondo è considerata un capolavoro. Ci avete privato di quella mezz'oretta di spensieratezza che ci allietava il pranzo dopo una mattinata passata tra i banchi di scuola, ma permetete a schifossisime e IMMORALI soap come BEAUTIFUL di andare in onda in quella fascia oraria (cioè matrigne che sposano figliastri, donne che sposano tutti i fratelli di una famiglia e pure il padre) cioè ma vi rendete conto? E voi pretendete di essere moralmente avanti rispetto noi? mah...
Di Slayer (inviato il 21/01/2009 alle 12:12:02)
A questo cosa vorremmo o potremmo rispondere? A parte il doveroso consiglio riguardo l'acquisto de "La grammatica Italiana"? Boh, a me sembra tanto un quarantenne disagiato. Sarà che mi fido poco di chi in internet si spaccia per un diciassettenne e parla di moralità. Se cliccate sul nome potrete dirglielo voi. In ogni caso, ricapitoliamo, abbiamo appena scoperto un punto in comune tra i Testimoni di Geova ed il MOIGE. Che sia in atto un oscuro complotto per il dominio del mondo a base di Winx, Pokemon ed assillanti rompipalle alla porta?

Ovviamente l'assurdo lo si raggiunge con questa fiaba, consigliata "per tutti":
C'erano una volta due fratellini di nome Hansel e Gretel, che abitavano in una casina vicino al bosco.
La madre e il padre erano molto poveri.
Una mattina il padre disse ai piccini: - Andiamo a tagliare la legna nel bosco.
I figli lo seguirono contenti.
L'uomo si era lasciato convincere dalla moglie ad abbandonare i bambini, perché non aveva di che sfamarli.
Giunti nel bosco: - Aspettatemi qui - disse. Poi si allontanò tristemente.
Rimasti soli, Hansel e Gretel attesero il ritorno del babbo. Scese la notte e cominciarono ad avere paura; Hansel stringeva a sé la sorellina per consolarla.
Quando capirono di essere stati abbandonati, si misero in cammino per tornare a casa.
Giunsero davanti una casetta di zucchero.
Mentre affamati mangiavano un pezzetto di muro, apparve sulla porta una vecchina che li invitò ad entrare.
Non sapendo che la vecchina era una strega che attirava i bambini per poi mangiarli, i piccini entrarono.
Ma subito la vecchia imprigionò Hansel. Poi mandò Gretel in cucina, e la costrinse ad accudire a tutte le faccende di casa.
La strega prima di mangiare il bambino voleva aspettare che fosse un po' ingrassato, per questo lo faceva mangiare molto e lo teneva legato con una corta catena perché non si muovesse.
Il giorno dell'esecuzione di Hansel arrivò, la vecchia fece preparare il forno a Gretel, appena fosse stato ben caldo il bambino ci sarebbe finito dentro.
Gretel però, intanto, era riuscita ad aprire la catena del fratello, e quando la strega aprì lo sportello del forno per vedere se aveva raggiunto al temperatura giusta, i due fratellini la spinsero nel forno e si liberarono definitivamente di lei.
La strega era ricca e i bambini si impadronirono dei suoi tesori e felici tornarono a casa.
Cioè, vorresti vietarmi GTAIV e poi mi consigli di propinare ad un bambino una favola del genere? Figli abbandonati nella foresta dai genitori in quanto troppo poveri? Roba da restare traumatizzati per vent'anni. Ma Ken il Guerriero no eh... resta da dire che sono assolutamente d'accordo, queste antiche fiabe della tradizione germanica sono salutari, è giusto che i bambini vengano educati all'odio per la strega pedocannibale ed all'omicidio come modo di arricchirsi, forse a questo quelli del M.O.I.G.E. non hanno ancora pensato...

-dieci, cento, mille Ken il Guerriero-

2 commenti:

Shadowcaster ha detto...

Ultimamente scrivi un casino... va male WoW?

Giolli Joker ha detto...

Vegard, già quarantenne?
Non eri del '72 o giù di lì?

I videogiochi fanno male... sabato sera ero pelato, con un codice a barre sulla nuca e un'AMT Hardballer silenziata in mano...