giovedì 25 giugno 2009

"Non posso, non posso..."

Oggi ho deciso che seguirò con una certa assiduità la campagna elettorale del segretario uscente (o entrante?) del Partito Democratico, quel Dario Franceschini che tanta ilarità risveglia nel buon elettore di centrodestra, quel simpatico cialtrone, al quale mancano solo un naso rosso ed un cappello a cono per far carriera come nuovo Pagliaccio Baraldi, ma andiamo ad incominciare, ecco il suo discorso a "reti unificate", ascoltatelo con attenzione:



Viva la coerenza, ma quattro mesi fa non aveva forse detto detto che la sua candidatura sarebbe stata a termine? Sono sempre convinti che l'italiano medio non riesca a ricordare fatti accaduti entro l'anno? Poi continua con 'sta storia del declino della destra, abbiamo vinto ovunque, il nord è tutta roba nostra, il centro anche ed il sud come sopra, con un paio di eccezioni, certo non abbiamo conquistato le antiche roccaforti del nemico, lì la militarizzazione di una certa parte di elettorato è di gran lunga superiore alla nostra, sia chiaro, non è una scusante, è semplicemente un fatto e come tale va contestualizzato. E' proprio vero che mollare la cadrèga è difficilissimo, come i suoi compagni ha trovato il modo per non lavorare più. Iniziamo con il commento delle parti più divertenti:
"il PDL arretra dopo appena un anno di governo, il centro sinistra vince città e province dal sud al nord"
Veramente il PD perde città e province dal sud al nord, ma come diremo tra poco, basta non farci caso. Poi se aggiungiamo che "loro" son durati un anno e mezzo e in un anno e mezzo son stati obliterati alle successive politiche, in un anno e mezzo hanno fatto più porcherie di qualsiasi altro partito della storia repubblicana.
"...che privilegi il merito come criterio selettivo, offrendo però a tutti le stesse opportunità."
Cosa vuol dire? Se poni l'accento sulla meritocrazia è chiaro che non tutti avranno le stesse opportunità, solo i migliori andranno avanti. Non è mica finita:
"In appena quattro mesi abbiamo dimostrato insieme che si può cominciare a battere la destra, questa destra italiana così lontana dall'Europa dalla moderazione, dalla concretezza..."
E' ancora convinto di aver vinto le elezioni? La Gelmini dovrebbe compiere un atto di buonismo e mandargli un paio di luminari della matematica per spiegargli le "proporzioni". Per non parlare poi della lontananza del PDL dall'Europa che, ricordo, fa parte del PPE, il quale risulta (35%) il primo partito a Strasburgo, forse, anche questo gli è sfuggito, forse anche questo fa parte degli scivoloni dei quali parlerà tra poco. Poi parla proprio lui di "concretezza" in un anno e mezzo di governo hanno interrotto tutte le grandi opere, messo in stallo l'economia con l'abolizione del "ravvedimento operoso", ammazzato tanti piccoli imprenditori, vogliamo forse tirare in ballo la campagna "Anche i ricchi piangano"?
"...e quando Berlusconi sarà solo un ricordo lontano e triste, il PD sarà ancora un giovane partito, per questo dobbiamo volergli bene, anche quando inciampa, anche quando sbaglia..."
Mi pareva mancassero le solite note di antiberlusconismo, proprio non ce la fanno a non scagliarsi contro la persona, mah... parlano parlano poi votano contro gli aiuti all'Abruzzo terremotato. Bella dimostrazione di serietà.

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