giovedì 11 giugno 2009

L'internazionale del buonismo

"Povera, triste Italia, costretta a rubare ai poveri". Questo il commento di Bob Geldof al rapporto diffuso oggi dall'organizzazione 'One', in cui si denuncia il "totale fallimento" dell'Italia nel rispettare l'impegno di aumentare gli aiuti allo sviluppo per l'Africa.

Allora, va bene tutto, ma questo no. Siamo in piena crisi, la disoccupazione avanza, abbiamo tutti e, dico tutti (sottoscritto compreso), problemi a recuperare crediti e questo simpatico cantante si permette di criticarci perchè non aiutiamo i negri? Come già detto e ripetuto innumerevoli volte "se dio (uno a caso) ha un progetto per l'Africa (Ebola, AIDS, Marburg) chi è l'uomo per opporsi".

Io quest'anno ho avuto un calo del 25% nelle entrate, chi mi aiuta? Satana?

La soluzione per l'Africa ed il terzo mondo in generale è sempre la stessa, armiamoli... penseranno i vari signori della guerra a fare il resto, eccidi, fosse comuni, pulizie etniche, quello che vi pare, ma basta con queste rotture di palle, perchè io "moderatamente ricco" devo aiutare il povero, povero che vive di aiuti uanitari, povero che se lasciato a se stesso non è in grado, sia per situazione sociale sia per quoziente intellettivo di ergersi al mio (nostro) livello?

Le trombe dell'internazionale comunista squillano fragorose come sempre:

"Povera, triste Italia il fatto che la loro economia si trovi in condizioni così disastrose, tali da costringerli a rubare ai poveri, a sottrarre risorse ai malati e a privare i giovani dell'istruzione è qualcosa di semplicemente incredibile".

Ennesima dimostrazione che il Bob internazionale, quello che sa dell'italia lo ha letto su El Paìs, l'ignoranza cronica dimostrata in questa frase dovrebbe far indignare quelli che si fanno il culo e pagano le tasse, nonostante tutto. Ma ecco che orde di rincitrulliti osanneranno queste parole e criticheranno il buon Silvio (santo ma non subito) e l'operato di questo governo, eh si perchè secondo lui (Bob) è meglio aiutare i poveri negretti che dare una casa ai terremotati abruzzesi, ricordo quand'ero bambino "i bambini del Biafra non hanno cibo, te devi considerarti fortunato", ed in tivù le solite immagini del bambino rachitico, io quel bambino del Biafra non lo conosco, spero sia morto, un parassita in meno da sfamare.

Per la direttrice di Africa One, Edith Jibunoh, il G8 ha eseguito "male" i propri compiti. "Si e' arrivati a questo punto perche' due paesi in particolare, la Francia e l'Italia, hanno trascinato verso il basso il resto del gruppo", ha spiegato. "L'Italia e la Francia da sole sono responsabili per l'80% di questo insuccesso". Complessivamente, gli aiuti economici per l'Africa sono cresciuti negli ultimi cinque anni, consentendo a 34 milioni di bambini di frequentare la scuola e a 3 milioni di persone di ricevere cure per l'Aids. Ma la relazione di One avverte che almeno la meta' dei paesi africani che hanno avuto la cancellazione del debito attraversano una fase di indebitamento cosi' veloce che presto si troveranno di nuovo in difficoltà.

Molto interessante, si evince che nonostante gli aiuti gli sian stati dati li hanno sperperati, causa quello che vi pare, malgoverno, idiozia dilagante che non bastano e ne vogliono ancora. Splendido, perchè allora la simpatica Edith Jibunoh che sicuramente è più ricca di me, non mi mantiene? Anche io sono perfettamente in grado di sputtanare milioni in armi e birra. Già la cancellazione del debito ai negri, decisione che capisco ma non accetto, è stat proprio un grosso aiuto... adesso impegnamoci a buttare nel cesso altri quattrini, già già... casualmente... con chi se la prendono? Italia e Francia, chiedetevi, cos'hanno in comune?

- Ognuno ha ciò che si merita -

2 commenti:

Umberto Bosco ha detto...

Scendi in campo, come Silvio! Il paese te lo chiede...

Vegard ha detto...

Lo farei anche ma quanti poi son disposti a seguire? Ma soprtutto, c'è abbastanza corda?