lunedì 23 giugno 2008

Lenire certi bruciori

Sprecando il mio tempo come al solito, vagabondando per interet su siti alquanto improbabili, ogni tanto mi imbatto in autentiche perle di saggezza:


Eccolo qui un nostro simpatico amico che della resistenza conosce solo quello scritto sui libri di storia autorizzati dal comunismo, o quello che gli hanno insegnato alla scuola togliattiana, per cui, niente fratelli Govoni, niente stragi della cartiera, niente triangolo rosso, niente preti assassinati in quanto tali.
Egli ha un'idea idilliaca di quel periodo di guerra civile e sostiene che la sistematica eliminazione di puro stampo stalinista/maoista perpetrata dai GAPpisti sia lecita in quanto è giusto che le vittime si ribellino (uccidendoli?) ai carnefici.
Poveraccio, non capisce che le ragazze seviziate ed i macellai uccisi nella gran parte dei casi erano solo vittime innocenti di faide in atto da una generazione. Dovrebbe leggere, sopratutto capire libri quali, per citarne di semplici, Vincitori e Vinti di Vespa ed Il Sangue dei Vinti di Pansa.
Scrittori i quali, lui, da simpatico Travaglino/Grillano, considererà, fazioso il primo e traditore il secondo.
Noi che possiamo fare, oltre che irriderlo, nei confronti di uno che scrive un post all'anno e ci linka un video per vedere Marco Travaglio in diretta? Io lo so, ma non si può dire perché poi mi danno del fascista.
Tra l'altro, a patto che non si senta troppo inferiore e passi alla censura diretta, come qualcuno di nostra conoscenza (Andrea Sacchini che saluto con affetto), potete notare l'intelligenza delle sue risposte nel post sopra linkato.
Il deretano che brucia fa scrivere a volte scempiaggini, anche perché una mano e la parte sinistra del cervello sono impegnate a spalmare Pasta di Fissan nel vano tentativo di lenire il dolore.
A gente come questa, che si permette incipit quali:

"Il nuovo governo sedicente liberale inizia già a mostrare di che pasta è fatto. C'è l'interesse a rimuovere gli ideali della resistenza dalla cultura italiana. Questi fastidiosi concetti di libertà e giustizia sono infatti dannosi per il nuovo regime mediatico che si appresta ad essere instaurato e proteggono una fetta (evidentemente troppo significativa) di italiani dall'essere lobotomizzati con la "contro-cultura" del "consuma e zitto" che tanto farebbe comodo a certa gente..."

Qui di lobotomizzato, a quanto pare ce n'è uno solo, l'autore della sopraccitata frase. MA come si può oggi, in pieno 2008 rompere le scatole a Supersilvio? Regime mediatico cosa? Questo è un altro decerebrato che sostiene che la vittoria elettorale del centro destra è dovuta alle proprietà del Primo Ministro. Quanta tristezza. Certo che poi, ottenere un'analisi corretta del primo dopoguerra da parte di un cialtrone di siffatta cultura è alquanto impensabile.
Che dire dell'amnistia plenaria di togliattiana memoria che ha fatto rientrare dai paesi del blocco comunista tutti questi facinorosi? Niente, perché lui non lo sa. Lui ignora.

1 commento:

Francesco Cossu ha detto...

Ho già risposto alle tue tesi sul mio blog, hai fatto bene a pubblicizzarlo, così si vede anche cosa ti ho risposto.. Non riuscendo a spuntarla lì hai messo sul tuo blog un post pieno di insulti. Complimenti, questo è il livello dei tuoi argomenti. Pessimo..

PS: Ma come si può oggi, in pieno 2008 e dopo 2 governi "Supersilvio", a credere ancora alle favole?