martedì 8 luglio 2008

Il cane in vacanza

"Io e il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ci siamo già sentite e stiamo lavorando insieme per far sì che cresca il numero di strutture alberghiere 'aperte' agli animali. E già questo inverno verrà presentata una corposa guida dei luoghi dove i vacanzieri e i loro amici cani o gatti potranno recarsi in ferie, insieme".
Francesca Martini, sottosegretario alla Salute
Ecco le piccole cose delle quali la gente non parla, io da proprietario di dobermann assassino risento particolarmente di questo problema, a parte ridenti località sudtirolesi, il resto d'Italia ci è quasi precluso, quindici anni fa scappai, in gennaio, da un vigile sulla riviera di levante che alle 20.30 su una spiaggia deserta voleva multarmi perché stavo giocando con il cane.
In tempi più recenti, in piena estate, con il cane legato al palo di una veranda in un ristorante di amici (a debito spazio dagli altri avventori) ho ricevuto la visita di una pattuglia di carabinieri chiamati da un meridionale (sembra un caso) che per qualche strano motivo pretendeva la museruola per il "dobermann malvagio" che dormiva malignamente emettendo la solita aura omicida. Ok, lo ammetto, la mia dobermann non è proprio un amore di cane con gli estranei, nessuno però ti obbliga ad avvicinarti a mano tesa per accarezzarla. Cioè è come se io andassi a palpare le tette alla tua donna, poi ti incazzi.
Il ragionamento è lo stesso.
Alla fine ci riduciamo (riduciamo una sega, a noi piace) ad andare in vacanza in posti più tolleranti con i quadrupedi di grossa taglia, Austria, Germania, Sud Tirolo, regioni e nazioni decisamente più tolleranti e civilizzate.
Esempio, avevamo il dobermann da sei mesi, era una cucciolona di 25kg entriamo in un ristorante a Silandro, ridente località a pochi chilometri da Mestre chiediamo se possiamo portare il cane, ci guardano allibiti per la stupida domanda e rispondono "ma cerrrrto".
Ci sediamo in un angolo, arriva il cameriere con una ciotola d'acqua, la depone a terra e chiede quali avanzi preferiamo per il cane.
Io e la fidanzata siamo rimasti sbigottiti ed abbiamo iniziato ad inveire contro il resto d'Italia, in paese, se per sbaglio mi capita di uscire con il cane al guinzaglio la gente cambia marciapiede quando la vede arrivare. Capita che cagnetti idioti e sottosviluppati, molto tamarri e molto rumorosi (mi ricordano qualcuno... uhm), roba tipo maltesi, yorkshire ed altre razze bastarde prive di pedigree, condotti senza guinzaglio dai rispettivi padroni si lancino in assalti privi di ogni barlume di intelligenza verso la mia bestiola. A me tocca tenerla e sgridarla quando giustamente tenta di far valere la selezione naturale, per poi sentirmi dire dal padrone del cagnetto "è un cane pericoloso, mettile metta la museruola".
Ma perdio!
Metti un guinzaglio al tuo, testa di vitello!
Discorso inutile, "è piccolo, non fa male a nessuno". Certo è piccolo e tanto scemo che si lancia in un attacco suicida contro un dobermann di 45 chili che non vede l'ora di farlo a brandelli in quanto di razza inferiore.
Alla fine mi ritrovo a passeggiare con la macchina di morte e distruzione ad orari improbabili, per evitare i rincoglioniti di turno.
Tornando al messaggio iniziale, è si un bene che si proceda in questa direzione il problema è che in molti alberghi il cane lo puoi portare solo se di piccola taglia e non puoi portarlo al ristorante, domanda; avete mai sentito un dobermann di 45 chili ululare perché si sente abbandonato? Beh, ha dei buoni polmoni.
La mia, visto che siamo impossibilitati ad abituarla a restare sola (è la mia ombra 24 ore al giorno) fa un casino inaudito anche in casi dovuti alla sbadataggine, un paio di settimane fa me la sono dimenticata in casa, lei dormiva, io ero sveglio da poco, sono sceso in taverna, nel giro di dieci secondi mi ha ricordato la sua esistenza con atroci e sofferenti ululati, manco la stessero scannando. Roba che mi fa temere una visita della protezione animali.
Ultimo aneddoto.
Qualche anno fa per motivi di lavoro dovetti correre a Milano usando i mezzi pubblici, controllai su internet, il cane può salire in metropolitana se provvisto di regolare biglietto.
Treno, nessun problema, biglietto ridotto e via.
Metropolitana Milanese. Faccio due biglietti, li oblitero entrambi (o così penso) scendo in banchina con cane al guinzaglio e regolare museruola (che devo sistemare ogni minuto perché non è scema e sa come sfilarsela). Sento una voce con accento del meridione (sembra che lo faccia apposta ma non è così) "Giovane, hey giovane". Tiro dritto, non voglio rogne. Passano due minuti ma anziché arrivare il treno arrivano due agenti della Polizia Ferroviaria che, avvisati dal "casellante" mi sequestrano i documenti e mi scortano all'uscita tentando di allontanarmi con velate minacce, "il cane non può salire, non causi problemi o la portiamo in questura...". Come giustificazione indicano un regolamento affisso nel gabbiotto (risalente al 1980, il documento, non il gabbiotto). Faccio presente che la mattina stessa ho controllato il regolamento su internet ed io, col dobermann, posso salire. Nulla, rimangono della loro opinione, ricordandomi che internet è pieno di cazzate e mi allontanano, a nulla serve fargli notare che ho letto il tutto sul sito dell'ATM Premesso che con una telefonata posso scatenare l'inferno per 'sti sprovveduti, mi armo di pazienza (se... domani) e mi reco nei poco distanti uffici dell'ATM. Espongo il problema e, dopo una rapida consultazione del regolamento mi scortano ai tornelli.
Nuovo intervento da parte delle forze dell'ordine ferroviario. Scenata del funzionario ATM che fa presente che il regolamento affisso nel gabbiotto risale a venticinque anni prima e urla cose tipo: "le circolari sapete leggerle o siete qui solo a leggere la Gazzetta?".
Incrocio le braccia e mi godo la scena. Il funzionario mi fa: "prego, lei vada pure".
Risposta: "No no, sto qui a godermi l'umiliazione".
Per la cronaca, un'ora e mezza persa e, meno male che era urgente. Fortunatamente il cliente, da utilizzatore di cane (e lui ne fa di peggio) è stato comprensivo.


La vita è dura per chi ama questa stupenda (e a detta di molti idioti, pericolosissima) razza di cani.

La bestia mentre emette la sonnecchiosa aura maligna.

2 commenti:

Giolli Joker ha detto...

Che splendida bestia... uno dei cani più simpatici che abbia conosciuto era di questa "malvagia" razza.

Qui dalle mie parti però non ho mai visto tale paura generalizzata dei cani; poi di questi tempi vanno più di moda i pit-bull come macchine di morte (mediatiche).

Vegard ha detto...

Boh, la mia è stronza se non ti conosce, per i primi 20 minuti tenta l'omicidio, poi inizia a rompere i coglioni e ti prende a testate sulla schiena che nel linguaggio dei dobermann significa "accarezzami, stronzo!".
Ed in 5 minuti passa il pericolo, in alternativa se non ti schifa la saliva di cane, le tiri la pallina da tennis e te la fai amica "quasi" subito.